Codice monitoraggio

martedì 19 maggio 2015

Scandalo nel calcio dall’Antitrust al calcioscommesse



Agli atti dell'inchiesta di Catanzaro sul nuovo filone del calcioscommesse c'è anche una telefonata tra Galigani (ex dirigente di molte società) e Di Nicola (ds dell'Aquila). Dove si parla della triangolazione Infront-Galliani-Lotito nella proprietà di diverse società italiane.

Spuntano Adriano Galliani, Claudio Lotito e la società Infront. Spuntano nelle intercettazioni agli atti dell'inchiesta del nuovo filone sul calcioscommesse di Catanzaro. E la loro posizione è messa in correlazione e riferita alle proprietà di Bari, Brescia, Salernitana e Lazio.

Diritti Tv
L'ipotesi investigativa è che l'esito della vendita dei diritti per le stagioni 2015-2018 sia stato alterato da un accordo restrittivo della concorrenza. A collegare l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, e la società leader in Italia nella gestione dei diritti sportivi è Vittorio Galigani, ex dirigente di molte società e oggi editorialista, al telefono con il direttore sportivo dell'Aquila Ercole Di Nicola. Il riferimento a Galliani ed Infront è nella stessa telefonata, contenuta negli atti dell'inchiesta di Catanzaro, in cui i due parlano della presunta influenza del presidente della Lazio Claudio Lotito sul presidente della Figc Carlo Tavecchio e su Macalli.

L'istruttoria Antitrust nei confronti di Sky Italia, Rti-Mediaset, Infront Italy e della Lega di Serie A sull'assegnazione dei diritti tv per il campionato di calcio nel triennio 2015-2018 è "volta a verificare se siano intervenuti "accordi spartitori" fra Sky e Mediaset" e se ci sia stata "un'intesa restrittiva della concorrenza".

L'ipotesi di un "accordo restrittivo della concorrenza" sui diritti del campionato di serie A 2015-2018 tra i principali operatori nel mercato della pay tv, Sky e Mediaset, "favorito dalla stessa Lega, nonché da Infront", è stata formulata "sulla base di alcune notizia di stampa apparse nel mese di febbraio 2015". Lo spiega l'Autorità Antitrust nel provvedimento in cui ha deliberato l'avvio dell'istruttoria sulla vicenda. In particolare, a quanto si apprende, nel mirino sarebbero finite alcune parole del presidente della Lazio, Claudio Lotito: "Io, di bilanci, me ne intendo, sono quello che ha fatto prendere 1,2 miliardi alla Lega di A, ho fatto parlare Murdoch e Berlusconi".

"In particolare – ha spiegato l'Antitrust - al termine della procedura per l'assegnazione dei diritti televisivi, Sky avrebbe dovuto trasmettere le partite del Campionato di Serie A sulle piattaforme satellitare e digitale terrestre contenute nei 'Pacchetti A e B', mentre a Mediaset - che aveva presentato l'offerta più alta solo per il 'Pacchetto D' - sarebbero spettate le restanti partite su tutte le piattaforme. Successivamente alla gara, tuttavia, l'assetto definitivo delle assegnazioni è risultato diverso per i singoli 'pacchetti' in cui erano stati inseriti i diritti televisivi: il pacchetto satellitare (A) è stato assegnato a Sky, il pacchetto digitale terreste (B) è stato assegnato a Rti, mentre il pacchetto D è stato assegnato a Rti e poi da questa ceduto a Sky". Oggetto dell'istruttoria dell'Antitrust, spiega ancora la nota, "è la possibile sussistenza di un'intesa restrittiva della concorrenza, in violazione dell'art. 101, comma 1, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, volta eventualmente a 'condizionare e alterare' gli esiti della procedura di assegnazione e a escludere i potenziali nuovi entranti, in modo da pregiudicare il commercio intracomunitario. Il procedimento dovrà concludersi entro il 30 aprile 2016".

Calcioscommesse

Una nuova violenta bufera scuote l'Italia del pallone stavolta in Lega Pro e Serie D con sospetti sulla Serie B. E c'è odore di mafia. La Polizia ha eseguito decine di fermi in tutta Italia nell'ambito dell'inchiesta denominata 'Dirty Soccer' : coinvolti calciatori, dirigenti e presidenti di club. L'inchiesta è coordinata dalla Dda di Catanzaro e dallo Sco di Roma. L'accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.

Nuova inchiesta sul calcioscommesse: coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, che ha già portato a una cinquantina di fermi, tra calciatori, dirigenti e presidenti di club. Arresti e perquisizioni in 21 provincie italiane, tra Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto e Lombardia, il capo d'accusa è associazione a delinquere, finalizzata alla frode sportiva, aggravata dall'associazione mafiosa. Ci sarebbero almeno cinque latitanti, e oltre settanta indagati. Accertata l'esistenza di due diverse associazioni criminali in grado di alterare risultati degli incontri di Lega Pro e Serie D. Decine le partite combinate, almeno 30 le squadre coinvolte: vi sarebbero Pro Patria, Barletta, Brindisi, L'Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor Lamezia, Sant'Arcangelo, Sorrento,
Montalto, Puteolana, Akragas, San Severo.

Gli arresti e le perquisizioni svolte dalla Polizia di Stato e partite da Catanzaro per diffondersi in tutta Italia riguardano dirigenti, allenatori e calciatori di squadre di Lega Pro e Lega D. Coinvolte nel giro di partite truccate sarebbero diverse squadre fra le quali Pro Patria, Barletta, Brindisi, L'Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor-Lametia, Santarcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas; San Severo. I dettagli dell'operazione, tuttora in corso, saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa presso la Questura di Catanzaro, alle ore 11, alla presenza del Procuratore Capo di Catanzaro Vincenzo Lombardo, del Procuratore Aggiunto Giovanni Bomardieri, del Questore Racca, del Direttore del Servizio Centrale Operativo Renato Cortese, del Dirigente della Squadra Mobile di Catanzaro Rodolfo Ruperti e del Direttore della I Divisione Andrea Grassi.

Questi i nomi dei 50 fermati: CICCARONE Antonio (Direttore Sportivo del Neapolis); MOXEDANO Mario (Presidente del Neapolis); MOLINO Francesco (Direttore Sportivo del Comprensorio Montalto Uffugo); PALERMO Antonio (Dirigente del Comprensorio Montalto Uffugo); MOXEDANO Raffaele (figlio di Mario e calciatore del Neapolis); IZZO Pasquale Calciatore della Puteolana); MARZOCCHI Emanuele (Calciatore della Puteolana); ASTARITA Salvatore (ex calciatore dell'Akragas); DALENO Savino (ex calciatore e consulente di mercato del Brindisi); FLORA Antonio (Presidente del Brindisi); FLORA Giorgio (Vice Presidente del Brindisi); MORISCO Vito (Direttore Generale del Brindisi); DI NICOLA Ercole (Direttore Sportivo de L'Aquila); NUCIFORA Vincenzo (ex Direttore Sportivo della Torres); DI LAURO Fabio (ex calciatore e imprenditore); BRDANIN Aleksander (finanziatore dicombines); MILOSAVLJEVIC Uros (finanziatore dicombines); JOVICIC Milan (finanziatore dicombines); CIARDI Daniele (magazziniere del Santarcangelo calcio); MALVISI Enrico (Imprenditore, scommettitore); GUIDONE Marco (calciatore Santarcangelo); OBENG Francis (calciatore Santarcangelo); TRAORE' Mohamed Lamine (calciatore Santarcangelo); RIDOLFI Giacomo (calciatore Santarcangelo); ULIZIO Mauro (ex Direttore Generale del Monza calcio ed ex socio, occulto, e Direttore Generale "di fatto" del Pro Patria); CARLUCCIO Massimiliano (socio occulto e dirigente "di fatto" del Pro Patria); SOLAZZO Marcello (uomo di fiducia di CARLUCCIO Massimiliano); ULIZIO Andrea (figlio di Mauro, calciatore del San Marino ed ex del Pro Patria); TIMOSENCO Ala (legata a Fabio DI LAURO e intermediaria/traduttrice con i serbi); ARUCI Erikson (collaboratore di Fabio DI LAURO e legato ad Andrea ULIZIO); GEROLINO Adolfo (ex calciatore del Pro Patria); MELILLO Vincenzo (calciatore del Pro Patria); TOSI Marco (ex allenatore del Pro Patria); BE, NINI Stefano (uomo di fiducia di CARLUCCIO); SCARNA' Alberto (Sovrintendente della Polizia di Stato e uomo di fiducia di Fabio DI LAURO); PAGNIELLO Maurizio Antonio detto "Morris" (ex calciatore, ex Presidente del Trento 1921); DAN Ioana Delia detta "Bianca" (interprete al servizio di ULIZIO Mauro); PIETANZA Raffaele (uomo di fiducia di CARLUCCIO e SOLAZZO); DE PALMA Diego (imprenditore, co-finanziatore dicombines e uomo di fiducia di Fabio DI LAURO); POGGI Raffaele (co-finanziatore dicombines; uomo di fiducia di Enrico MALVISI); NERJAKU Edmond (imprenditore, finanziatore di combines e scommettitore); CALIFANO Gianni (Direttore Sportivo del Monza); CALIFANO Bruno (padre di CALIFANO Gianni); CENNI Massimo, CORDA Ninni (Allenatore del Barletta calcio); MAGLIA Fabrizio (Direttore Sportivo della Vigor Lamezia); BELLINI Felice (ex direttore sportivo del Gudja United Malta e attuale dirigente responsabile marketing della Vigor Lamezia); FARRUGIA Robert (finanziatore di combines); FARRUGIA Adrian (finanziatore di combines); LA FERLA Sebastiano (uomo di fiducia di BELLINI Felice).




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