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mercoledì 10 dicembre 2014

Campionato USA MLS i campioni e le promesse



Lo scorso 7 dicembre si è conclusa, con la vittoria dei Los Angeles Galaxy contro i New England Revolution, la stagione 2013/2014. Eroe della serata è Robbie Keane, MVP del campionato e della finale, segnando il gol decisivo al 111’. L’irlandese ex Inter ha confermato la maledizione di New England, al quinto ko in altrettante finali MLS. Il quinto per il club californiano, è arrivato al termine di una stagione combattuta, che ha visto come protagonisti non solo vecchie glorie del calcio europeo andate oltreoceano a concludere la propria carriera, ma anche giovani interessanti, capaci di attirare su di sè le attenzioni di alcuni grandi club europei.

La Mls, secondo lo studio di Luker, ha un enorme potenziale di crescita: 33 milioni di americani si definiscono tifosi di calcio entusiasti, ma solamente 7,2 sono per ora fan del campionato statunitense «Negli Stati Uniti il calcio professionista è in crescita», ci dice Dan Courtemanche, vicepresidente esecutivo della Mls. «Sono stati diversi fattori a contribuire allo sviluppo: sicuramente l’immigrazione, ma anche la crescita complessiva della lega in questi 19 anni, la costruzione di stadi specifici per il calcio, l’esposizione televisiva e la disponibilità 24 ore su 24 di notizie calcistiche su internet e sui social media». Secondo Courtemanche, gli stadi sono un elemento importante: per i tifosi è fondamentale avere i comfort a cui sono stati abituati dagli altri sport americani, mentre per le squadre si tratta di aumentare e diversificare gli introiti.

Sono storie di calcio USA che vale la pena parlare

La prima è quella di Freddy Adu. Ex enfant-prodige, da tutti considerato "the next Pele", fin da quando, 10 anni fa, divenne il più giovane giocatore professionista ad apparire in una lega professionistica americana. Eppure, già due decadi sono passate da quando Adu salì agli onori delle cronache, statunitensi e non, per il suo debutto, a soli 14 anni di età, con il DC United, molti pronosticavano per Adu un futuro glorioso nel mondo del calcio e lo vedevano, forse, anche come colui che avrebbe definitivamente lanciato il calcio negli USA.

Invece, a distanza di 10 anni, nonostante la sua ancora giovane età, Adu rischia nuovamente di passare per una meteora, brillante quanto si vuole, ma che emana luce per troppo poco tempo. Dopo esperienze non esaltanti in Portogallo, Francia, Turchia e Brasile, Adu ha una nuova opportunità per rilanciarsi con gli inglesi del Blackpool.

Chi vuole continuare a crescere, magari facendo un percorso migliore di quello avuto da Adu, è invece Juan Agudelo. Attaccante di origini colombiane, salito alla ribalta con i New York Red Bulls, Agudelo ha visto la sua carriera bloccarsi a causa di alcuni comportamenti non professionali. Così, dopo un breve passaggio con i Chivas USA, Agudelo ha deciso di giocarsi la carta dell'Europa, per riportare in vita quella fame di bomber del futuro che i tifosi americani aspettano da tempo.

Per Agudelo quindi l'occasione di impressionare, chi invece ha già impressionato è Julian Green, promosso nella rosa della prima squadra del Bayern Monaco.

Kakà, Frank Lampard e David Villa sono solo alcuni dei grandi campioni che hanno fatto grande il calcio europeo e che hanno deciso di cedere al fascino del neonascente calcio a stelle e strisce. Talenti che hanno seguito l'esempio di Thierry Henry, Robbie Keane, Obafemi Martins, Marco Di Vaio e Alessandro Nesta, ambasciatori di autentica esperienza che in breve tempo è diventata la base su cui far crescere giovani talenti americani, iniziandoli a una professionalità calcistica che li accompagnerà nel proprio futuro.

I talenti nel campionato 2014 sono stati tanti. Tra tutti è spiccato quello di Gyasi Zardes, attaccante dei Los Angeles Galaxy, classe '91. Una prima punta adattata ad ala, che, con le sue 16 reti, ha guidato insieme al compagno di reparto Robbie Keane la propria squadra al successo. A confermarsi tra i gioielli più interessanti e pregiati di questo campionato è stato anche quest'anno Erick Torres,soprannominato El Cubo. L'attaccante messicano del Chivas, classe '93, dopo le 7 reti messe a segno la passata stagione, quest'anno ha saputo migliorarsi, facendo registrare uno score all'altezza dei grandi bomber europei: 15 reti in 26 presenze che gli hanno permesso di scalare la classifica marcatori della MLS.

A impreziosire ci sono anche Joao Plata, attaccante ecuadoriano classe '92 del Real Salt Lake, che con le sue 12 reti in 22 presenze ha trascinato i compagni fino alle finali di Conference, Fabian Castillo, punta classe '92 dell'FC Dallas, che nella stagione appena conclusa ha messo a segno 10 reti in 25 apparizioni, e la punta uruguagia Diego Fagundez, classe '95, che con il suo talento cristallino ha guidato i New England Revolution fino alla finale, persa poi contro i Los Angeles Galaxy.

Molti sono cresciuti calcisticamente negli Stati Uniti, sulle cui qualità alcuni club europei stanno scommettendo. Su tutti Andy Najar, esterno destro dell'Anderlecht classe '93, acquistato lo scorso gennaio dal DC United e che in questa stagione nella Jupiler Pro League ha collezionato ben 15 presenze e 2 reti, guadagnandosi anche l'esordio in Champions League, con 5 presenze e una rete, messa a segno contro l'Arsenal. Najar è un giocatore che fa dell'agilità e della corsa, abbinata ad una buona tecnica di base, il suo punto di forza. E' in grado di saltare l'uomo con facilità e possiede una buona visione di gioco. E' dotato anche di notevoli qualità mentali che nonostante la sua giovane età lo fanno sembrare un veterano. Najar è sicuramente un diamante ancora da sgrezzare, ma vista l'età e la sua costanza di rendimento sembra avere ancora molti margini di miglioramento, e un sua approdo in Europa potrebbe probabilmente agevolare questa sua crescita.

Altro talento USA è Freddy Montero, attaccante colombiano classe '87, che, dopo un passato in patria e cinque stagioni in MLS con i Seattle Sounders, di cui è diventato il miglior marcatore di sempre, è stato acquistato dai portoghesi dello Sporting Lisbona, con cui il giocatore si è reso protagonista anche in Europa, collezionando 10 presenze in campionato, impreziosite da 4 reti, e 4 apparizioni in Champions League. Altra stella nascente del panorama calcistico a stelle e strisce è DeAndre Yedlin, terzino destro sempre dei Seattle Sounders.



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