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martedì 29 luglio 2014

Tevez: liberato il padre dopo sequestro di 8 ore



Fermato mentre era sulla sua auto. Sarebbe stato pagato un riscatto di 400mila pesos (36mila euro). L’Apache stava per partire ma poi è tornato in ritiro con la Juve.

Il padre adottivo di Carlos Tevez è stato liberato dopo un sequestro durato circa otto ore dopo il pagamento di un riscatto. Lo ha riferito il canale news Todo Noticias, citando fonti della famiglia del calciatore. Segundo Tevez "è stato liberato e si trova in buone condizioni", ha riferito l'avvocato della famiglia del calciatore, senza specificare se è stato pagato un riscatto né le circostanze esatte della fine del sequestro, durato circa otto ore, era a bordo della sua auto a Moron, in Argentina.

Sono state ore di tensione e angoscia per la famiglia di Carlos Tevez: dopo che si era sparsa la notizia del sequestro del padre del calciatore, si sono susseguite le informazioni sui media locali che coprono in diretta la cronaca del rapimento. Mentre si moltiplicano le versioni sulla vicenda - i rapitori avrebbero parlato con Tevez o un altro familiare e avrebbero richiesto "un riscatto milionario" - l'avvocato della famiglia, Gustavo Galasso, ha chiesto alle televisioni di evitare le dirette dalla casa del rapito e di rispettare il riserbo, considerata l'angoscia del momento. I media, nel frattempo, hanno reso noto che il nome del rapito, identificato in un primo momento come Juan Carlos Cabral, sarebbe più semplicemente Segundo Tevez.

I rapitori hanno quindi chiesto un riscatto di due milioni di pesos (circa 180mila euro). Appena avuto la notizia del rapimento, Carlitos Tevez aveva lasciato il ritiro della Juventus a Vinovo per volare in Argentina e seguire da vicino la vicenda. Ma per fortuna la conclusione è arrivata rapidamente, quando Tevez non si era ancora imbarcato alla volta di Buenos Aires. E in serata l’attaccante argentino è tornato a Vinovo nel ritiro bianconero.

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